8 minuti luce
8 minuti luce, 2016, computer graphics, HD video installation, painted projection surface, timed spotlights, stereo sound (ph: ilaria triolo)
La video installazione ha due fasi. La proiezione al buio mostrerà il Sole in lenta e continua rivoluzione sul proprio asse. Le forme sulla sua superficie, in continua e graduale evoluzione mostreranno forme indistinte che cambiano lentamente. La seconda fase ha inizio con la lenta assolvenza delle luci della sala, ad illuminare uniformemente le pareti e la superficie di proiezione, annacquando e sbiadendo fino alla completa sparizione la video proiezione del sole, lasciando gradualmente al suo posto la maschera, lo stencil sfumato che fa da bordo, cornice e contrasto alla proiezione. Un doppio/negativo del sole originale, ma vuoto e freddo. Dopo un breve periodo, con una dissolvenza altrettanto lenta, le luci della sala si abbasseranno fino alla completa oscurità, e la superficie bianca e nera lascerà di nuovo il posto alla proiezione, che non era mai stata tecnicamente interrotta. Queste due fasi si susseguiranno a intervalli regolari. Sole e luce, solitamente usati come sinonimi, si trovano qui ad essere usati come opposti.
The work is comprised of two phases: First, the projection in the dark room shows a 3d computer graphics representation of the sun, adorned with solar spots, lively and smoldering, with vivid, teeming, almost “living” details. The sun in a slow but relentless revolution on its own axis. After eight minutes (the time the light of the sun takes to reach the Earth), the second phase begins. The slow fade-in of the spotlights in the room, illuminates the walls and the projection surface evenly, gradually washing out the video-projected sun. All you see is a “mask”, the stencil that is contour, frame, and contrasting ring of the projected image: a negative/double of the pristine sun, but cold and empty. After a while, the lights fade out and the white and black surface will again leave room to the projection – which, in fact, had never been discontinued. These two phases follow one another at regular intervals, creating a turnover of different and interchangeable “light phases” depending on the interpretation one gives to the first and the secondo phase. Sun and light, instead of being synonyms as usual, became opposites.