cornell box (2009)

cornell box

Cornell box, 2009
plotter print on dibond, 100x53cm

Cercando su internet il termine “cornell box”, si avrà come risultato una serie di immagini prese da due ambiti ben precisi: i siti che parlano e mostrano le opere dell’artista americano Joseph Cornell (1903 – 1972) e i siti che documentano esperimenti fotografici e di computergrafica 3d con la “cornell box” della Cornell University (New York).
I due Cornell sono assolutamente non legati fra di loro, ma la connessione, seppur arbitraria, è chiara. L’artista Joseph Cornell realizzava con assemblaggi e collage di materiali di recupero (riviste, frammenti di giocattoli, solidi geometrici, stampe d’arte) una serie di opere largamente ricordate come Cornell box. Alla Cornell University nel 1984 prese il via una ricerca per simulare al computer le dinamiche della propagazione della luce, e ottenere così un metodo per ricostruire al computer scene il più possibile simili alla realtà. Si studiò e si ricreò allora una semplice scena-modello consistente in una scatola e alcuni solidi all’interno, illuminati da una sorgente di luce. Quello è ancora oggi un paradigma per quanto riguarda i test e le prove sui software di computergrafica tridimensionale. E il nome è ancora una volta, Cornell box.

L’immagine “Cornell box” accosta le due realtà, le mette a confronto e le mischia. Sottolineando (forzando leggermente) le similitudini formali e di pensiero. Semplicemente fa conoscere l’esistenza di questo collegamento, che scavalca tutto e collega un artista a una ricerca visiva che non è solitamente accostata all’arte.

On Googling “Cornell box”, the search results will be a series of pictures taken from two very specific areas: web sites about US artist Joseph Cornell’s (1903-1972) works and pages from the Cornell University’s web site (New York), documenting photographic and 3D computer graphics experiments with the “Cornell Box”.
The two Cornells are absolutely not related to each other, but the connection, even if arbitrary, is very clear. Artist Joseph Cornell made boxes filled with assemblages and collages of salvaged materials (newspapers, magazines, toy parts, geometric solids, art prints). Those art works are widely known as Cornell Boxes. In 1984, Cornell University experimented with computer simulation to study the actual dynamics of light propagation, in order to find an algorithm to create images as resemblant as possible to pictures of real objects. A sample scene was then created: a box, with a light on top and simple objects inside. Still nowadays, this is the main test set for 3D computer graphics software. Once again called Cornell Box.

This print puts side-by-side two Cornell boxes, compares them, mixes them. Underlining formal and thought similarities. Showing connection that was found only through the Internet and search engines, which linked an artist to a visual research usually unrelated to art.